torsdag 5. april 2012

Shut your eyes and see

la sacca dei segreti è svuotata ho parlato con Jack questa notte alcol una bottiglia intera sembrava colare dal soffitto della realtà fino giù nelle nostre teste eppure non è quel bruciore è il terremoto sotto la consapevolezza che ora attacchiamo una nuova pagina bianca che ci lasciamo tutto dietro ma che abbiamo tutto davanti ci siamo guardate a lungo con il piombo fra gli occhi è come uno specchio solo più opaco forse più usurato è la fermezza di sapere quello che è giusto attraverso la peggiore delle tempeste è la mia ancora il mio punto stabile i nostri viaggi saranno pellegrinaggi di parole e noi continueremo a pregare a modo nostro con bombe e pallottole con sague e grida perchè tutto cambi continueremo finchè avremo un filo di respiro da regalare a questo fottuto 'Verse continueremo a mormorare frasi spezzate che portano molto più del loro peso continueremo ad onorare i morti con la loro saggezza ed a farci bruciare la mancanza di chi avrebbe meritato esserci continuiamo a stringere le mani senza toccarci davvero continuiamo a sfiorarci nella speranza di avere qualcosa di vero fra le dita gli ho parlato ma è difficile parlare prima di bruciare quella distanza è come un rito magico la parola d'ordine per la sua anima la chiave di tutti i misteri bruciamo le distanze in un attimo e per un attimo dimentico chi sono non sono più niente galleggiamo in un mare morbido senza sponde poi le parole cominciano a rifulire ci toccano come ragazzini che non sappiano cosa sia l'amore ci guardiamo a lungo e scambiamo respiri come ci si scambiano le carte migliori annego lì e non sono sicura di voler tornare a galla ma le parole sono appuntite e rischiano di far esplodere ogni tentativo di felicità gli chiedo aiuto mi chiede se lo sto usando lo sapevo lo sapevo è la prima linea di un conto troppo salato per me ma non ce la faccio non posso alzarmi e scappare senza pagare non questa volta gli dico che non è così che i confini non sono tanto definiti quanto crediamo l'alcol si mischia al sonno creando una cortina che ci avvolge lentamente le parole diventano confuse gli dico non importa ce la caveremo gli chiedo cosa è questo questo che abbiamo gli dico che non lo rischierei per nulla al mondo gli dico che lo amo è ora di chiudere gli occhi è ora di vedere davvero

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