Ferro. L'odore della sconfitta, mentre il fianco della Almost Home viene squarciato senza pietà, mentre i bastardi in blu rivendicano vittorie e ci colpiscono nello stomaco. Lo sguardo di Eivor, colpito nel centro, in mezzo all'acciaio. L'odore di bruciato. I circuiti sradicati. Male.
Polvere. Il sapore che mi soffoca la gola mentre cavalchiamo verso India. Sulla forza selvaggia di Freak, sotto l'ala del vento. La pace nelle vene. Mentre rovescio pezzi di cuore addosso a Roona. Mentre scavo, mentre intravedo il bagliore di quello che le si sta svegliando dentro.
Sole. Il calore che colora il contorno delle sue spalle nude, mentre affonda contro il mio respiro nell'erba, mentre l'alba ci stende a terra. Dopo che ha strappato morsi di ragione all'orgoglio. Dopo che mi ha abbattuta, tolto tutto, regalato il mondo. Mentre addestra la mia anima ad ascoltarlo. Incassiamo le sconfitte, ammettiamo la paura. Appoggio il viso al suo petto, e nella mente mi rimbomba il rumore del suo cuore senza freni. Né le parole, né il silenzio sono abbastanza.
If i could have a second skin
I'd probably dress up in you
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