Hush-a-bye, don't you cry
Go to sleep you little baby
When you wake, you shall have cake
And all the pretty little horses
Blacks and bays, dapple and greys
All the pretty little horses
Hmm, and mama loves, daddy loves
Oh they love their little baby
When you wake, you shall have cake
And all the pretty little horses
Blacks and bays, dapple and greys
All the pretty little horses
Blacks and bays, dapple and greys
Coach and six white horses
Way down yonder, down in the meadow
Lies a poor little child
The bees and the flies are pickin' out its eyes
The poor little child crying for its mother
Oh, crying for its mother
Go to sleep you little baby
When you wake, you shall have cake
And all the pretty little horses
Blacks and bays, dapple and greys
All the pretty little horses
Hmm, and mama loves, daddy loves
Oh they love their little baby
When you wake, you shall have cake
And all the pretty little horses
Blacks and bays, dapple and greys
All the pretty little horses
Blacks and bays, dapple and greys
Coach and six white horses
Way down yonder, down in the meadow
Lies a poor little child
The bees and the flies are pickin' out its eyes
The poor little child crying for its mother
Oh, crying for its mother
Si chiamava Tommy McKee. Era di Shadetrack. Era di Mehica. La sua casa, le sue quattro pecore, sua moglie Dana ed i suoi bambini Jimmy e Dalia erano stati smembrati due settimane prima da una granata alleata. Lo aveva saputo dopo essere tornato vittorioso da Xanto. Era tornato a casa, sulla schiena solo la chitarra, sul corpo una cicatrice lungo tutta la schiena. Si era seduto sull'erba bruciata, fra la polvere, i pezzi di carne, le macchie di sangue nero. La voce di Dana sembrava ancora echeggiare fra i resti di muro sradicati. Le sue parole, che conosceva a memoria, che ne avevano salvato i sogni in battaglia, si erano attorcigliate al suo stomaco, alle sue idee. Si erano confuse, spostate, spezzate. Ci erano voluti tre giorni prima che i suoi compagni lo ritrovassero, seduto lì, nello stesso esatto punto. Disidratato, delirante. Lo avevano trascinato a forza sull'ultima nave della salvezza. Due settimane di viaggio, ad ascoltare la sua ninnananna a ripetizione, rischiando la salute mentale. Lo avevano lasciato al porto di Sunset Tower, ormai uno scheletro vuoto di ricordi spezzati. Inservibile. Erano ripartiti tutti per Serenity Valley.
Mi siedo sullo scafo della Almost Home. Sono al porto di Greenfield, è il quindici maggio 2514. Il sole sta sorgendo sui giganti metallici addormentati. Joe mi ha fatto riavere il banjo. Dice che Presta ha reazioni spaventose ogni volta che lo vede. Dice di togliermi dai piedi, o di esserci e basta. I polpastrelli sfiorano le corde. La gola mi si chiude. Le parole sono incollate alla memoria, come poche. Non una delle ballate rivoluzionarie di Roger. Solo l'ultimo ricordo, fra le labbra di un uomo già morto. La sua voce roca e bellissima mi rimbomba nella testa. I suoi pozzi neri si aprono.
Hush-a-bye, don't you cry
Go to sleep you little baby
When you wake, you shall have cake
And all the pretty little horses
Blacks and bays, dapple and greys
Coach and six white horses
Blacks and bays, dapple and greys
All the pretty little horses
Blacks and bays, dapple and greys
Go to sleep you little baby
When you wake, you shall have cake
And all the pretty little horses
Blacks and bays, dapple and greys
Coach and six white horses
Blacks and bays, dapple and greys
All the pretty little horses
Blacks and bays, dapple and greys
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